FALLICO (PRES. CONOSCERE EURASIA E BANCA INTESA RUSSIA): IN VENETO MOLTO POTENZIALE INESPRESSO. EURASIA STRATEGICA PER ECCELLENZE REGIONALI.
IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI APRE LA PRIMA GIORNATA
Il Forum è in programma a Verona il 25 e 26 ottobre (Palazzo della Gran Guardia)
(Verona, 23 ottobre 2018). Rallenta la volata delle esportazioni venete verso l’Unione economica eurasiatica (Ueea), l’area di libero scambio tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan, che dopo aver chiuso il 2017 a quota 1,53 miliardi di euro (il 13,4% in più sui valori 2016), nel primo semestre di quest’anno ha acquistato merci dalla regione per 727,8 milioni di euro, in sostanziale continuità (-0,5% a/a) con la performance dello stesso periodo dello scorso anno.
È quanto è emerso oggi a Verona alla conferenza stampa di presentazione dell’XI Forum Economico Eurasiatico, il vertice economico e geopolitico per lo sviluppo della cooperazione e del business tra Italia-Europa e Eurasia, in programma nella città scaligera i prossimi 25 e 26 ottobre (Palazzo della Gran Guardia) e che vedrà in apertura la presenza del vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Secondo i dati Istat elaborati dall’Associazione Conoscere Eurasia, organizzatrice del summit economico internazionale di Verona con Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, con una quota di mercato pari al 17% delle esportazioni made in Italy nei 5 Paesi, anche nei primi 6 mesi dell’anno il Veneto si conferma la terza regione per vendite nell’area eurasiatica dopo la Lombardia (1,3 miliardi di euro) e l’Emilia Romagna (809 milioni di euro), in un podio che vale i 2/3 dell’intero export tricolore verso l’Ueea.
Per Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia, Banca Intesa Russia e ideatore del Forum: “Lo scorso anno il Veneto ha esportato nell’Unione Economica Eurasiatica più di 1,5 miliardi di euro, un controvalore importante nel panorama nazionale ma che rappresenta solo il 2,5% dell’export complessivo della regione. C’è quindi un grosso potenziale di business inespresso per i prodotti e il know how veneti e non solo, mentre l’Eurasia diventa un player geopolitico ed economico sempre più strategico. Un partita che il made in Italy e il made with Italy, a partire dalle eccellenze regionali, non possono non giocare”.
Nel dettaglio, si registra tra gennaio e giugno 2018 una contrazione del 4,2% delle vendite di macchinari e apparecchi veneti (216,5 milioni di euro), la principale voce dell’export regionale nell’area (che fa capo per l’84% alla Russia), solo in parte compensata dall’aumento dei tessili (+13,3%, 144,2 milioni di euro). Rimangono in terreno negativo anche gli apparecchi elettrici (88 milioni di euro) e i prodotti delle altre attività manifatturiere (87,6 milioni di euro), che chiudono il semestre rispettivamente a -2,4% e -5% sullo stesso periodo 2017. Sul fronte delle province, è Vicenza a guadagnarsi il primato con 203 milioni di euro (-4,3% a/a), seguita da Treviso (156 milioni di euro, +3,4%) e Verona, che con 155 milioni di euro di export e quasi 95 milioni di import si posiziona invece in testa alla classifica regionale per interscambio con l’Unione (249,3 milioni di euro il dato del semestre scaligero e oltre 1 miliardo di euro quello regionale). A sostenere la buona performance dell’export scaligero (+4,9% a/a) i macchinari e apparecchi (53,3 milioni di euro, +8%, in controtendenza con il dato regionale) e il tessile (46,3 milioni di euro, +38%).
La contrazione dell’export verso i 5 Paesi dell’Unione economica eurasiatica, dovuta principalmente alla riduzione degli acquisti da Mosca, si registra in maniera ancor più evidente a livello nazionale, con l’export made in Italy che chiude il primo semestre dell’anno in flessione dell’1,1% (a/a), a quota 4,2 miliardi di euro, a fronte di un aumento delle importazioni del 6,5% (a/a, a 7,8 miliardi di euro). Nel 2017 il Belpaese aveva scambiato beni con l’Unione per circa 23 miliardi di euro (+14% sul 2016); le esportazioni (9,1 miliardi) avevano segnato una ripresa del 15,1%, mentre le importazioni (13,8 miliardi di euro) erano cresciute del 12,8%.
Al vertice di Verona sono attesi oltre 60 speaker tra ministri, top manager, imprenditori e amministratori pubblici italiani, europei e eurasiatici ma anche da Stati Uniti, Corea del Sud, Iran, India, Turchia, Mongolia e Israele e circa 1000 aziende da 20 Paesi, in rappresentanza di oltre il 90% dell’interscambio complessivo con Mosca. L’XI Forum Economico Eurasiatico di Verona è organizzato in partnership con Intesa Sanpaolo; Rosneft; Gazprombank; Credit Bank of Moscow; Region – Group of Companies; Visa Handling Services; in collaborazione con Banca Intesa Russia; Pirelli; Coeclerici; Assicurazioni Generali Italia; Accenture; S7 Profi e con il supporto di AEB – Association of European Business; ITTN – International Technology Transfer Network.
EXPORT | 1° SEMESTRE 2017 | 1° SEMESTRE 2018 | VARIAZIONE A/A |
Veneto | 731.328.073 | 727.800.128 | -0,5% |
Vicenza | 212.156.674 | 203.118.487 | -4,3% |
Treviso | 150.804.784 | 155.966.645 | 3,4% |
Verona | 147.270.671 | 154.489.857 | 4,9% |
Padova | 119.109.098 | 109.247.323 | -8,3% |
Venezia | 65.870.342 | 71.348.268 | 8,3% |
Belluno | 24.867.666 | 24.037.315 | -3,3% |
Rovigo | 11.248.838 | 9.592.233 | -14,7% |
Elaborazione Associazione Conoscere Eurasia su dati Istat – primo semestre 2018
INTERSCAMBIO | 1° SEMESTRE 2017 | 1° SEMESTRE 2018 | VARIAZIONE A/A |
Veneto | 1.022.931.525 | 1.000.086.480 | -2,2% |
Verona | 246.380.662 | 249.345.736 | 1,2% |
Vicenza | 234.783.808 | 220.835.490 | -5,9% |
Venezia | 220.152.919 | 209.685.692 | -4,8% |
Treviso | 157.828.011 | 166.012.127 | 5,2% |
Padova | 124.856.471 | 117.033.946 | -6,3% |
Belluno | 26.110.797 | 24.388.096 | -6,6% |
Rovigo | 12.818.857 | 12.785.393 | -0,3% |
Elaborazione Associazione Conoscere Eurasia su dati Istat – primo semestre 2018