Nel pezzo di Paola Jadeluca l’analisi di Business Strategies – Nomisma Wine Monitor sul “paradosso cinese” nei confronti del made in Italy, dalla voglia di provare le eccellenze italiane e alla scarsa conoscenza dei nostri brand (quasi 7 big spender su 10 non sono in grado di citarne neanche uno). Per Silvana Ballotta, ceo della società fiorentina di internazionalizzazione: “In Cina c’è spazio e c’è voglia di made in Italy. I consumatori sono curiosi, ma per tradurre questo gap in potenziale dobbiamo imparare a raccontarci a partire dal prodotto”.
REPUBBLICA AFFARI & FINANZA – ALL’UPPER CLASS CINESE PIACE IL BRAND ITALIA MA NON C’E’ SOLO FERRARI
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