(Trieste, 21 settembre 2018). Prima parte dell’anno in chiaroscuro per l’interscambio regionale con la Federazione Russa dopo la performance più che positiva del 2017 (+20%). Il Friuli Venezia Giulia ha infatti chiuso in crescita (+3,7%) il primo semestre di quest’anno a 324 milioni di euro di scambi commerciali, frutto dell’incremento in doppia cifra dell’import da Mosca (+10,5%), ma in calo del 4,8% nelle esportazioni, che si attestano a 132,6 milioni di euro. Tra le province, nel semestre vola Gorizia a 48 milioni di euro, con una crescita export del +18,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente, seguita da Udine, anch’essa in positivo (+3,4%) a quasi 44 milioni di euro.
Male invece Pordenone e Trieste, rispettivamente con perdite del 28,2% e del 24,7%. È il quadro degli scambi (base Istat) con il grande Paese eurasiatico emerso oggi a Trieste nel corso del I seminario italo-russo, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum economico di San Pietroburgo, Generali e Rizzani de Eccher S.p.A. in collaborazione con il Centro culturale Veritas, Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia.
“Macchinari e meccanica, prodotti della siderurgia e cantieristica navale, ma anche mobili, motori e apparecchiature costituiscono il motore delle imprese del Friuli Venezia Giulia nell’export verso la Russia – ha detto il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico -. Un rapporto stretto, quello con Mosca, che può fare un salto di qualità importante anche in virtù della complementarietà delle reciproche produzioni”.
Nel dettaglio, cresce l’export degli apparecchi elettrici (48,7 milioni di euro e +38,4%), mentre sono in calo i macchinari (-41,4%, 30,7 milioni di euro) e stabili i prodotti delle altre attività manifatturiere, in gran parte mobili (24 milioni di euro). Lo scorso anno le importazioni dal Friuli Venezia Giulia sono cresciute il doppio (+20%) rispetto alla media nazionale, con un valore complessivo di 324,4 milioni di euro e un saldo attivo della bilancia commerciale di quasi 17 milioni di euro. In crescita notevole infine l’importazione di metalli e prodotti della siderurgia, prima voce degli ordini dalla Russia con 123 milioni di euro. La Russia è il 12° Paese buyer al mondo per la regione e per le sue aziende, grazie a una crescita che nel 2017 ha riportato le vendite a livelli superiori rispetto al 2012, prima cioè delle sanzioni e della crisi del rublo.
EXPORT | 1 SEM 2017 | 1 SEM 2018 | VARIAZIONE |
Friuli-Venezia Giulia | 139.328.822 | 132.634.097 | -4,8% |
Trieste | 7.151.411 | 5.385.044 | -24,7% |
Gorizia | 40.566.686 | 48.092.200 | 18,6% |
Udine | 42.250.094 | 43.693.158 | 3,4% |
Pordenone | 49.360.631 | 35.463.695 | -28,2% |
INTERSCAMBIO | 1 SEM 2017 | 1 SEM 2018 | VARIAZIONE |
Friuli-Venezia Giulia | 312.561.094 | 324.059.878 | 3,7% |
Trieste | 72.971.984 | 96.789.437 | 32,6% |
Gorizia | 55.808.238 | 50.565.024 | -9,4% |
Udine | 130.115.000 | 138.532.509 | 6,5% |
Pordenone | 53.665.872 | 38.172.908 | -28,9% |