32.2 C
Verona
lunedì 23 Giugno 2025
32.2 C
Verona
lunedì 23 Giugno 2025

Difficili da pronunciare ma facili da leggere. 100% ufficio stampa per vocazione e forma mentis.

VINO, QUOTE D’IMPIANTO DEL VIGNETO EUROPA BLOCCATE FINO AL 2045

Pubblicato il

Aumenti della superficie vitata al minimo per i prossimi 25 anni. È quanto emerge dal negoziato interistituzionale sulla Pac in corso, che – rivela l’ultimo numero de L’Informatore Agrario – vede le speranze di liberalizzazione di molti produttori italiani infrangersi contro lo scoglio francese a tutela dello status quo, con le autorizzazioni di impianto dei vigneti blindate al vincolo annuale dell’1% fino al 2045. Se infatti Francia e Spagna possono giocare ancora sull’aumento della quantità, il Belpaese è l’unico tra i big del vino del Vecchio Continente a viaggiare già sui massimi livelli di resa e a guardare con qualche preoccupazione in più il congelamento delle superfici vitate per un altro quarto di secolo, considerato anche l’incremento del rischio climatico e fitosanitario.

Il tetto imposto, secondo Corrado Giacomini dell’Università di Parma che ha commentato la notizia per i lettori della storica rivista di settore, non dovrebbe comunque rappresentare un trauma per i produttori del Belpaese e potrebbe essere sufficiente se si potessero trasferire le autorizzazioni tra Regioni. Inoltre, la nuova Pac dovrebbe garantire la possibilità di non perdere i diritti di reimpianto non utilizzati, di cui l’Italia dispone per migliaia di ettari.
Non mancano comunque le criticità. Per Roberto Scalacci, direttore per l’agricoltura e lo sviluppo rurale della Regione Toscana: “I diritti di impianto sono una complicazione inutile, la programmazione va fatta in modo ragionato, a livello territoriale e all’interno delle denominazioni di origine, con l’accordo dei Consorzi e dei produttori. Per limitare l’espansione ‘non dop’ dovrebbero entrare in gioco regole di pianificazione territoriale e ambientale, non economiche. Inoltre, se le autorizzazioni non sono trasferibili si rischia di creare un sistema rigido che limita l’accesso ai giovani e non incentiva il ricambio generazionale”.
Stando ai calcoli dell’Oiv, l’Italia è l’unico Paese tra i grandi produttori ad aumentare la superficie, con un incremento di oltre il 2% tra il 2014 e il 2019. Nello stesso periodo il vigneto francese è rimasto invariato, mentre quello spagnolo si è addirittura rimpicciolito.

━ Ti potrebbe interessare

ENOVITIS IN CAMPO, INAUGURATA OGGI IN ABRUZZO LA 19^ EDIZIONE

INNOVAZIONE, AMBIENTE E SICUREZZA I FOCUS PER LA VIGNA ITALIANA "Questa edizione di Enovitis in Campo, ospitata per la prima volta in Abruzzo tra le...

VINO, CONSORZIO ASTI DOCG: AL VIA LA PRIMA SPERIMENTAZIONE SULLE VARIETÀ AROMATICHE RESISTENTI (PIWI) IN PIEMONTE

IL PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE UMBERTO I DI ALBA Individuare soluzioni innovative per mantenere la produzione di qualità e tipicità coniugandole...

VINO (CONS. BRUNELLO): VENERDÌ 20 GIUGNO RED MONTALCINO CON 62 PRODUTTORI IN FORTEZZA

LA QUARTA EDIZIONE DELL’EVENTO DEDICATO AD UN VINO VERSATILE E CONTEMPORANEO Un prodotto versatile e contemporaneo, espressione di un territorio enoico tra i più vocati...

VINO (UIV): MADE IN ITALY NEGLI USA PAGA DAZIO AD APRILE: -7,5%. EXTRA-UE A -9% NEL QUADRIMESTRE

FRESCOBALDI: SETTORE AFFRONTI GLI SQUILIBRI DI MERCATO L’export di aprile del vino italiano verso gli Stati Uniti ha registrato un calo del 7,5% a volume...

VITICOLTURA, AL VIA MERCOLEDÌ ENOVITIS IN CAMPO CON 140 MARCHI IN VETRINA E 15 APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA 

Oltre 15 approfondimenti in programma, circa 140 marchi in vetrina e due giorni all’insegna di innovazioni e best practice per la viticoltura. È Enovitis...
spot_img