“Il metodo consolidato della trasmissione Report è quello di selezionare le informazioni che assecondano la tesi della puntata e omettere quelle contrarie. Immaginate la sintesi di una partita di calcio in cui si mostrano solo i gol della squadra del cuore e si omettono i gol della squadra avversaria: la vittoria (virtuale) è assicurata”. Nel numero in uscita domani, il settimanale L’Informatore Agrario smonta pezzo per pezzo la puntata di Report (Rai3) andata in onda lo scorso 30 ottobre e dedicata al glifosate.
L’articolo, a firma del ricercatore Cnr, Roberto Defez e dell’agronomo Fernando Di Chio, fa una lunga serie di contestazioni all’inchiesta tv, a partire dalla scelta di farsi guidare da un agronomo esperto in biologico, o dal fatto che, al contrario di quanto descritto, la reale tossicità del glifosate sia “minore dell’acido citrico di un limone”; fino alla presunta morte della pianta di colza ogm a causa dell’erbicida. “Quello che non abbiamo capito – è il commento dell’articolo – è come mai una colza ogm resistente a glifosate muore se trattata con glifosate: non è che i due segugi hanno sbagliato campo e quella viva era colza ogm?”. La chiusura è dedicata alle tracce dell’erbicida nella pasta, il cui consumo giornaliero per arrivare alla ‘dose giornaliera ammissibile’ (e definita tossica da Report) è nell’ordine dei 100 chili. I due esperti del settimanale osservano infine come sulla base delle affermazioni contenute nel programma “l’intera tossicologia internazionale andrebbe riscritta”.