(Verona, 26 ottobre 2018). “Oltre 1.300 imprenditori in rappresentanza di 1.100 aziende provenienti da circa 40 Paesi. 90 incontri b2b pre-programmati e 70 deal molto vicini alla conclusione; tra i protagonisti 2 grandi aziende italiane e russe oltre a un buon numero di accordi tra Pmi. Il Forum Economico Eurasiatico si chiude con un’ulteriore crescita e dà appuntamento nel 2019, il 24 e 25 ottobre”. Lo ha detto oggi a Verona, in chiusura dell’XI Forum economico eurasiatico il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico.
“Se l’incontro tra il presidente Putin e il premier Conte è andato al di là delle attese sul piano istituzionale, – ha proseguito Fallico – ritengo che ora le relazioni debbano passare a un livello concreto, senza influenze euro-atlantiche. È necessario avere più coraggio, evolvendo da una mentalità mercantile a una industriale”. In merito alle sanzioni, per Fallico: “Non si può pensare che sia solo l’Italia ad avere bisogno di eliminare le sanzioni, anche Germania e Francia hanno questa necessità: le sanzioni penalizzano non solo gli interessi economico-commerciali delle nazioni ma anche il business e la gente comune. Se questo non viene percepito dalla politica e non si è in grado di cancellare il rinnovo automatico delle sanzioni, allora non andiamo lontano”.
L’XI Forum Economico Eurasiatico di Verona è stato organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, in partnership con Intesa Sanpaolo; Rosneft; Gazprombank; Credit Bank of Moscow; Region – Group of Companies; Visa Handling Services; in collaborazione con Banca Intesa Russia; Pirelli; Coeclerici; Assicurazioni Generali Italia; Accenture; S7 Profi e con il supporto di AEB – Association of European Business; ITTN – International Technology Transfer Network.