Punta i riflettori sulle strategie per un allevamento in grado di restare sul mercato il tradizionale convegno organizzato da L’Informatore Agrario – e marchiato Stalle da Latte, lo storico supplemento dedicato alla filiera della zootecnia da latte – alla Fiera Internazionale del Bovino da Latte, l’evento di Cremonafiere in programma da oggi a sabato 26 ottobre nella città lombarda per la sua 74^ edizione. In calendario venerdì 25 (ore 9.30, sala Stradivari), il seminario “Sano ed economicamente sostenibile, l’allevamento che ha futuro” mette a fuoco da un lato l’importanza di garantire il benessere animale per rispondere alle esigenze dei consumatori e ridurre i costi di sanitari, dall’altro la necessità di sfruttare l’analisi del bilancio per migliorare la conduzione aziendale.
Si parte con Erminio Trevisi, docente del Dipartimento di scienze animali, della nutrizione e degli alimenti – Diana – dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che illustrerà il “Ruolo del sistema immunitario nella gestione dell’allevamento e le strategie per ottimizzarlo” (ore 10.00). A seguire, l’agronomo specialista in allevamenti per bovini da latte Michele Campiotti (ore 10.30) suggerirà il passaggio dalla superata “contabilità del cassetto” al bilancio aziendale, un cambiamento analizzato anche sulla scorta dei risultati dell’analisi dei bilanci 2018 delle 60 aziende oggetto del suo gruppo di studio «Progetto Allevamento Futuro». Obiettivo: definire la strategia per diventare aziende leader del comparto.
“Mettere al centro dell’attività allevatoriale il benessere animale – spiega Antonio Boschetti, direttore della storica rivista di settore veronese – diventerà sempre più strategico sia per migliorare le performance produttive e funzionali degli animali, sia per differenziare il proprio prodotto da quello di importazione. In questa direzione osserviamo già anche in Italia diversi esempi di successo”. Questo tema e quelli delle relazioni saranno oggetto del dibattito (ore 11.00) aperto a tutti i partecipanti e moderato dal caposervizio de L’Informatore Agrario, Nicola Castellani.