10.2 C
Verona
domenica 26 Gennaio 2025
10.2 C
Verona
domenica 26 Gennaio 2025

Difficili da pronunciare ma facili da leggere. 100% ufficio stampa per vocazione e forma mentis.

VINO (OSS. UIV-VINITALY): VENDEMMIA OTTIMA MA IN ULTERIORE CALO, TRATTATIVE FERME ED EXPORT GIÙ. VINO A RISCHIO CORTO CIRCUITO

Pubblicato il

A LUGLIO -9% VOLUMI EXPORT PAESI EXTRA-UE. PEGGIORANO ANCORA GLI USA (-12%)

CASTELLETTI (UIV): ANNO DI SACRIFICI, TUTTA LA FILIERA CHIAMATA A PROVA DI MATURITÀ

Vendemmia, prezzi di vino e uve, export. Rischio corto circuito per il vino italiano in questo 2023 che, secondo l’Osservatorio di Uiv-Vinitaly, si sta manifestando come il più complicato degli ultimi 20 anni. Cattive notizie arrivano dalla vendemmia in corso, le cui stime sul piano quantitativo si prospettano ancora più in ribasso rispetto a quanto già anticipato un mese fa (-12%) dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv. In particolare al Nord – a partire da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte – ma anche nel Mezzogiorno (Abruzzo e Sicilia), i volumi delle uve raccolte sono inferiori a quanto preventivato a causa di eventi grandinigeni e del caldo persistente, che ha asciugato le uve. Per contro, si prospetta un’annata di qualità eccellente per molte importanti denominazioni dello Stivale, a partire dai vini rossi.

Nonostante la scarsità del prodotto disponibile per la nuova annata, rileva Uiv, il mercato del vino sfuso è fermo, con il numero di contrattazioni a -40% rispetto alla media tradizionale del periodo e prezzi che – non solo sui vini comuni, ma anche su quelli Dop-Igp, specie del Centro-Sud Italia – stanno registrando forti pressioni verso l’alto. Particolarmente fragile la posizione della parte industriale, che teme effetti speculativi a catena che potrebbero coinvolgere anche regioni e vini non particolarmente toccati da scarsità di prodotto. “A causa dell’incertezza dettata dalla complicata situazione vendemmiale – rileva il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti – in questo frangente di mercato abbiamo da un lato quotazioni di sfuso che tentano, con poco successo, un comprensibile rimbalzo dettato dalla scarsità di prodotto; dall’altro c’è un mercato della domanda, a partire dalla Gdo, che non è disposto ad assorbirne la dinamica e che, anzi, chiede in molti casi la riduzione dei prezzi. Un paradosso, per le imprese del vino, accentuato da un commercio con l’estero in forte ripiegamento”.

E proprio dal commercio internazionale arrivano ulteriori segnali negativi. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati export di vino italiano verso l’area extra-Ue relativi ai primi 7 mesi dell’anno, il trend ha ormai raggiunto decrementi tendenziali ormai quasi in doppia cifra nei volumi (-9%) e in recessione anche nei valori (-6%). Pesante la situazione nel primo mercato al mondo – gli Stati Uniti – che negli ultimi 4 mesi è passato da -4% (volume) a -12%, con gli spumanti tricolori a -16% e i fermi imbottigliati a -10%. Complessivamente, a eccezione della Russia tutti i top 12 mercati terzi presi in esame segnano quantità in calo a partire, oltre che dagli Stati Uniti, da sbocchi chiave come Regno Unito (-3%), Svizzera (-10%), Canada (-20%), Giappone (-16%), Norvegia (-13%), ma anche da piazze emergenti come Cina (-27%) Sud Corea (-40%), Australia (-20%) e Brasile (-4%). Un quadro difficile, evidenzia l’Osservatorio, che però nell’ultimo quadrimestre potrebbe migliorare in Nord America, dove sono segnalati ordini in rialzo in Canada e, per la fascia medio alta, negli Stati Uniti.

“Il vino – ha concluso Castelletti – è un bene voluttuario e come tale risente particolarmente della congiuntura. C’è la consapevolezza che dopo un biennio eccezionale questo sarà un anno di sacrifici per tutti, con riduzioni che si sperano essere solo congiunturali. L’invito è che tutti gli attori della filiera siano attenti e consapevoli della situazione, con la coscienza che ognuno dovrà privarsi di qualcosa per traguardare il periodo, evitando fenomeni speculativi. Contestualmente, sarà fondamentale concordare con le istituzioni un piano strategico per la promozione e il business del vino italiano nel mondo”.

━ Ti potrebbe interessare

VINO (UIV): AMERICANI NON RINUNCIANO AL PROSECCO, A NOVEMBRE BALZO PRE-DAZI DEGLI SPUMANTI (+41%)

FRESCOBALDI: VINO SETTORE MAGGIORMENTE ESPOSTO, CHIEDIAMO MASSIMA ATTENZIONE L’export di spumanti verso gli Usa nel mese di novembre è cresciuto in volume del 41%, quello...

FIERE: AEFI APPROVA PIANO DI PROGRAMMAZIONE 2025 DELLE FIERE ITALIANE

Rafforzamento del ruolo dell’Associazione in Italia e all’estero, internazionalizzazione del sistema fieristico italiano e potenziamento dei servizi. Sono le tre principali direttrici contemplate dal...

CREALIS PRESENTA IL PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

RIDUZIONE EMISSIONI GAS SERRA, ECONOMIA CIRCOLARE E MATERIALI GREEN AL CENTRO DEL RAPPORTO 2023 Riduzione delle emissioni di gas serra, recupero degli scarti industriali, innovazioni...

VINO (CONSORZIO ASTI DOCG): IMBOTTIGLIATO 2024 SUPERA I 90 MILIONI

RICAGNO (PRESIDENTE): RISULTATI IN LINEA CON L’ANNO PRECEDENTE. 2025 VERSO CONSUMI A BASSA GRADAZIONE È positivo il bilancio della produzione di Asti Spumante e Moscato...

VINO (UIV): APPROVATA IN CONFERENZA STATO REGIONI LA BOZZA DEL DECRETO DEALCOLATI

CASTELLETTI: SI APRE UN NUOVO MERCATO. ATTENDIAMO FIRMA MINISTRO ENTRO L’ANNO “Apprendiamo con soddisfazione dell’approvazione odierna da parte della Conferenza Stato Regioni della bozza del...
spot_img