NELLA PUBBLICAZIONE DI CONOSCERE EURASIA, PRODOTTA IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO DELLA LETTERATURA MONDIALE, RIVIVE UNA PARTE DEL SOGGIORNO SORRENTINO DELL’ILLUSTRE LETTERATO
Nasce in formato libro la finora inedita “Sorrentinskaya Pravda” di Maksim Gorki, il giornale manoscritto creato nel 1924 dallo scrittore e drammaturgo russo assieme ad alcuni dei suoi celebri ospiti intellettuali durante il suo soggiorno a Sorrento. L’Associazione Conoscere Eurasia oggi lo ha presentato presso il Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli.
La pubblicazione facsimile è dedicata al 150 anniversario della nascita dello scrittore e comprende tutti i 4 numeri di questo giornale illustrato manoscritto che tratta di un largo ventaglio di tematiche, da scherzose a filosofiche. E’ redatto nella tradizione della Russia Ottocentesca degli intellettuali e, prima ancora, della nobiltà colta. Il libro contiene anche saggi di un notevole livello scientifico e commenti storici, letterari e biografici, preparati dall’Istituto della Letteratura Mondiale presso l’Accademia delle Scienze della Federazione Russa.
Per Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e Banca Intesa Russia: “Maksim Gorki è stato un interprete d’eccezione della bellezza che può nascere dall’incontro della cultura italiana e russa. L’anno scorso abbiamo festeggiato i 150 anni dalla sua nascita e siamo onorati di aver contribuito a rendere senza tempo il suo sguardo creativo su Sorrento e sulla Campania a lui tanto cara. Questa edizione non soltanto testimonia il nostro rispetto per il passato, ma il senso della continuità del tempo e della vita culturale ed artistica, dello stretto rapporto con il passato, con la stessa vita in tutta la sua complessità”.
Nato a Nižnij Novgorod, Maksim Gorki (1868-1936, nome d’arte di Aleksej Maksimovič Peškov) ha vissuto, innanzitutto per ragioni di salute, a Capri dal 1906 al 1913 e a Sorrento tra il 1921 e il 1928. Per lo più autodidatta, ha prodotto una moltitudine di scritti di grande rilievo ed ha svolto una enorme attività editoriale e pedagogica. Malgrado il suo rapporto complicato con la Russia postrivoluzionaria, viene considerato fondatore della letteratura sovietica e del realismo socialista.