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AUTO, INDAGINE QUINTEGIA: TRA ELETTRO-SCETTICI ED ELETTRO-ENTUSIASTI VINCE L’IBRIDO

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GLI ITALIANI SOGNANO L’ELETTRICO MA POI SCELGONO L’IBRIDO. LONTANE LE ALIMENTAZIONI TRADIZIONALI

(Verona, 15 maggio 2019). Elettrico sì ma con riserva, mentre l’ibrido sembra mettere d’accordo tutti, o quasi. Secondo l’annuale “Customer Study” realizzato da Quintegia in occasione di Automotive Dealer Day (Veronafiere, 14-16 maggio), è un verdetto non definitivo quello dei consumatori italiani nei confronti delle e-car, un oggetto del desiderio condiviso dal 63% degli automobilisti dello Stivale, ma ancora ostaggio di preoccupazioni legate alla funzionalità della viabilità elettrica, in particolare nell’immediato futuro.

Secondo l’indagine, realizzata su un campione di oltre 3.000 acquirenti che hanno comprato un’auto nuova o km 0 negli ultimi 2 anni o che sono intenzionati all’acquisto entro il 2019, se è vero che 6 italiani su 10 si dichiarano intenzionati ad acquistare un’auto elettrica (48% di “probabilmente sì” e 15% di “certamente sì”), fissando il termine per l’acquisto a 6 mesi i “sì” scendono al 31,2%, affiancati da un 44% di incerti che, pur non escludendolo a priori, hanno bisogno di maggiori informazioni. Sul fronte delle motivazioni, Il rispetto dell’ambiente è la motivazione più diffusa (53%) sia tra gli intenzionati che tra i possibilisti, seguita dalla considerazione “è l’auto del futuro” (43%). Più basse in classifica le ragioni più pratiche, legate alle viabilità (“escludere Ztl, blocchi del traffico, targhe alterne, ecc”, al 28%) e al risparmio (“è economicamente vantaggioso” 22% e “posso avere dei risparmi sul bollo auto” 12%). Dall’altra parte, circa 1 consumatore su 4 esclude la possibilità di acquistare elettrico nei prossimi 6 mesi: un valore decisamente maggiore rispetto alle risposte date alla stessa domanda posta da Quintegia lo scorso anno. Le motivazioni sono da ricercare in preoccupazioni di natura funzionale evidentemente considerate non ancora risolte, come l’autonomia ridotta (48%) e la scarsità di punti/colonnine di ricarica (33%). Completano il quadro la paura di una “tecnologia non ancora sufficientemente affidabile” (28%) e il prezzo elevato rispetto alle motorizzazioni tradizionali (26%), che pur cedono il passo alle nuove tecnologie nella classifica di gradimento per alimentazione.
Sempre secondo lo studio di Quintegia, infatti, a risolvere i dubbi sull’elettrico ci pensano le ibride, in testa all’elenco con 3 italiani su 4 che si dicono probabilmente (55%) o certamente (20%) intenzionati all’acquisto. Per quanto riguarda le alimentazioni tradizionali, regge la benzina, presa in considerazione da più della metà del campione (56%), mentre il diesel registra un 36% schierato sul ‘certamente no’ e rimane una possibilità solo per 4 italiani su 10 (41%), con picchi di gradimento (63% i possibili acquirenti) tra gli acquirenti di marchi premium. Ultimo in classifica, il metano riceve la quota più alta di “certamente no” (47%) e “probabilmente no” (28%), un gradino sotto il Gpl, per cui i valori scendono rispettivamente al 43% e 25%.

www.dealerday.com/

AUTOMOTIVE DEALER DAY. Nasce nel 2003 per rispondere alla domanda di formazione e informazione del comparto in seguito all’entrata in vigore della normativa europea per il sistema auto. Il successo della proposta, che già dalla prima edizione registra la partecipazione di 800 operatori del settore, si fonda sulla necessità per il mondo dell’auto di fare dell’informazione un momento di incontro tra professionisti, e del networking un’occasione di formazione. Questo format innovativo, ideato dal presidente Leonardo Buzzavo, chiude il cerchio nel 2008 grazie al coinvolgimento delle case automobilistiche e delle associazioni di marca, un matching inedito tra produttori, reti e filiera che rende l’Automotive Dealer Day l’hub di riferimento per il b2b dell’ecosistema auto in tutta Europa. Con la partecipazione record di 4.500 operatori, nel 2018 la 16^ edizione di Automotive Dealer Day ha registrato la presenza di più del 60% dei concessionari italiani, 15 case automobilistiche e 6 associazioni di categoria, per un programma di 60 appuntamenti tra assemblee di concessionari, workshop, meeting e incontri con la stampa.

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